Parliamo oggi della variabile TEMPO, uno dei temi cruciali in questo settore. Avevo già parlato della possibilità di suddividere il lavoro in più fasi, e stavolta capiremo quanto tempo prima bisogna incaricare un architetto e iniziare a ragionare sul progetto prima di intervenire.
i fatidici due mesi prima
Personalmente consiglio sempre ai miei clienti di iniziare il percorso di progettazione insieme almeno DUE MESI PRIMA del desiderato inizio di avvio dei lavori.
Perchè?
Due mesi sono i tempi tecnici di progettazione ideale per mettere a puntino ogni scelta, ogni prodotto e ogni ordine. Questa è la semplice e breve risposta.
Dando infatti un’occhiata ai necessari step per ristrutturare casa, come vi ho scritto tempo fa, prima dell’avvio dei lavori è necessario infatti effettuare rilievi e sopralluoghi, studiare bene le esigenze dei clienti, proporre soluzioni estetiche e tecniche e tradurle in elaborati grafici e capitolati, scegliere prodotti del giusto budget come porte, rubinetterie, sanitari eccetera. In tutto questo pacchetto rientra anche il confronto con il cliente e la modifica degli elaborati in accordo con le sue scelte (altrimenti si lavorerebbe senza interpellarlo!). Tutto questo – in genere almeno 6 elaborati – viene trasmesso alle imprese per la richiesta di preventivo, e si sceglie l’impresa che fa il miglior prezzo in base anche alla propria affidabilità/esperienza.
Per partire bene con i lavori, con le idee chiare su cosa andrà fatto e come, a che prezzo e da chi, potete comprendere che due mesi è il tempo ideale. Aggiungo: anche e soprattutto, per darvi l’occasione di decidere bene e serenamente.

cosa succede con tempi minori?
Mettiamo il caso che abbiate trovato la casa della vostra vita in un tempo record, che neanche voi credevate possibile; o è necessario lasciare la casa attuale immediatamente e trasferirsi al più presto per motivi vari eccetera:
non è la situazione ideale, e se avete possibilità di scelta suggerisco di non percorrerla, ma un architetto ovviamente farà di tutto per venirvi incontro.
Non è infatti che non vi si voglia dedicare tempo a sufficienza, o vi è un disinteresse nell’incarico, anzi. È proprio per l’approccio professionale e il senso di responsabilità che contraddistingue molti professionisti, che vi si suggerisce una certa tempistica per garantire un dato risultato.
Per una corretta realizzazione di quello che desiderate, nel budget prefissato, gli elaborati menzionati prima sono comunque necessari e dovranno essere comunque prodotti. A questi aggiungete i tempi decisionali, i tempi di gestione delle squadre di cantiere mentre loro hanno già avviato alcune lavorazione: ridurre il tempo di progettazione creerà rallentamenti sicuri in fase di cantiere – oltre al fatto che un cliente sentirà la pressione del dover decidere presto senza sentirsi pienamente sereno delle proprie scelte. Rivestimenti, sanitari e rubinetterie, porte, serramenti – tutto ciò che sono ordini terzi esterni all’impresa – potrebbero non arrivare in cantiere al momento opportuno, causando dei ritardi.
Morale della storia: accorciare i tempi iniziali non porta a nessun guadagno di tempo.
in conclusione
Se è necessario agire in tempi brevi, un professionista farà di tutto per venirvi incontro, guidandovi nelle scelte da dover prendere con una certa celerità, e cercando di far svolgere le lavorazioni nel miglior modo possibile. Bisogna tuttavia mettere in conto, in questo caso, dei momenti di stand-by e rallentamenti nel proseguo dei lavori.
Non bisogna illudersi che ridurre il tempo precedente all’inizio dei lavori possa assottigliare il tempo totale, perchè in realtà è l’opposto.