Sx: Carl Andre, Untitled – 1958-1963; collage di carta stampata – link
Dx: Barber & Osgerby, Puzzle – 2016; collezione di piastrelle per il brand Mutina – link
Due pattern, bicolore o quasi, che giocano su campiture piene e bidimensionali.
Il primo è un’opera d’arte, a firma di Carl Andre, statunitense che negli anni ’60 ha perseguito la propria ricerca nel campo del Minimalismo, partendo da forme geometriche semplici e materiali industriali. Nello specifico questa è una delle sue opere di sperimentazione – infatti è un collage – per esplorare rapporti geometrici, modularità e spazio. Notare come alcuni segni sembrino delle lettere, quando comunque l’intenzione è diventata puramente spaziale.
Il secondo è il design di una piastrella di rivestimento, a cura dello studio di Barber & Osgerby, attualmente in commercio sotto il brand Mutina. La grafica ricorda molto la sperimentazione dell’artista, per cui l’impatto decorativo finale della parete appare arbitrario, innovativo e non regolato da schemi ripetitivi – come tradizionalmente accade per necessità di modularità & contenimento dei costi. Il disegno è stato arricchito da una terza cromia, e dalla possibilità di liberare il fondo dalle figure base, rendendo ancora più frammentaria e libera la composizione.
«Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma». (Antoine-Laurent de Lavoisier).
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