Teatro riciclato

Selezionato per una mostra itinerante del gruppo di ricerca universitario L@bCity, questo progetto per un nuovo teatro a Trapani prevede il riutilizzo di un vecchio padiglione dell’ex ospedale psichiatrico della città – ormai abbandonato – piuttosto che prevederne la demolizione. Il vecchio teatro locale funge da basamento per la nuova architettura: ne emerge un accostamento inedito e il padiglione ottocentesco diviene testimonianza e memoria dei metodi di costruzione e progettazione della manualistica del periodo.

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Teatro riciclato

Selezionato per una mostra itinerante del gruppo di ricerca universitario L@bCity, questo progetto per un nuovo teatro a Trapani prevede il riutilizzo di un vecchio padiglione dell’ex ospedale psichiatrico della città – ormai abbandonato – piuttosto che prevederne la demolizione. Il vecchio teatro locale funge da basamento per la nuova architettura: ne emerge un accostamento inedito e il padiglione ottocentesco diviene testimonianza e memoria dei metodi di costruzione e progettazione della manualistica del periodo.

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Questa architettura fa parte di un progetto più grande, un Masterplan che coinvolge l’intera area dell’ex ospedale psichiatrico.
Rispettando la morfologia del luogo, l’intervento prevederà delle fasce parallele legate da un tema comune. Il teatro si colloca nella fascia, su cui si sperimenterà sui temi dell’addizione e sottrazione di volumi.

Il vecchio padiglione diviene modulo compositivo: il suo volume viene amplificato con una tripla addizione. Il primo modulo è una terrazza, uno spazio “vuoto” aperto sul panorama locale. Il secondo e terzo modulo aggiuntivo sono rivestiti da una pelle traslucida, che lascia intravedere gli interni, intensifica l’effetto volumetrico e nasconde in una scatola il meccanismo del teatro.
Il confronto fra i due linguaggi innesta nel paesaggio una nuova energia.