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Sicuramente un accostamento azzardato, o un volo di fantasia. Eppure gli schizzi progettuali di Renzo Piano mi ricordano moltissimo le opere di Georges Mathieu. Al di là della corrispondenza di linee verticali/oblique delle opere qui messe a confronto (volutamente scelte per enfatizzare il paragone), trovo che vi siano somiglianze nello stile compositivo delle loro opere.

sx: schizzo di Renzo Piano per il Parco Auditorium della Musica di Roma.
dx: Georges Mathieu “Hommage à Robert Le Pieux”, 1958

Sembra tutto ruotare attorno a un fulcro (talvolta composto da una, due o tre masse), da cui si dipartono linee libere, verso l’esterno, importanti tanto quanto la parte più concentrata. Vi sono poi diversi spessori e consistenze che veicolano lo sguardo da una linea all’altra.

sx: schizzo di Renzo Piano per il Jean-Marie Tjibaou Cultural Center in Nuova Caledonia.
dx: Georges Mathieu (1950/60)

Eh no, non tutti gli architetti adoperano questo stile. Basti vedere Alvaro Siza o Steven Holl:

sx: schizzo di Alvaro Siza
dx: schizzo di Steven Holl

Quasi sicuramente non ci sarà alcun nesso documentato e tangibile, saranno semplicemente figli dello stesso tempo.

Di certo sono entrambi straordinari.

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